Roberto Crippa nasce a Monza nel 1921 Nel corso dei suoi studi presso l’Accademia di Brera di Milano ha come insegnanti Aldo Carpi, Achille Funi e Carlo Carrà
NeI 1948 partecipa alla Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia, dove sarà di nuovo presente nel 1950
Fra il 1948 e il 1952 le sue opere sono caratterizzate dalle spirali e delle ellissi, cui segue il periodo da lui definito dei collages e quello, negli ultimi anni, definito La metafisica delle materie
Negli anni cinquanta Crippa frequenta Lucio Fontana, firma il terzo dei manifesti dello spazialismo , visita New York dove conosce il gallerista Alexander Jolas, che gli organizzerà mostre personali dalla cadenza annuale Negli stessi anni Crippa partecipa ad esposizioni personali e collettive a New York, al Naviglio a Milano, a Firenze, a Venezia, Zurigo, Stoccolma…
Egli, molto attivo nel clima artistico internazionale, incontra anche Brauer, Ernst, Lam e Matta con i quali ha modo di scambiare esperienze, grazie le quali giunge alla maturazione delle sue opere Totem
Nel 1957 realizza i primi sugheri, cortecce e legni, oltre a proseguire con la creazione di ferri, bronzi, pezzi in acciaio dal contenuto neo-primitivo e simbolico Nel 1962, durante uno dei suoi numerosi voli acrobatici, si frattura le gambe e per un anno è costretto all’uso di una carrozzina e di stampelle, impedimento che non blocca il suo vitalismo Fino al 1967 il percorso espositivo segna tappe in Paesi di tutto il mondo; proprio in quell’anno la Rhodesia gli dedica un francobollo Risalgono a quegli anni le serie di amiantiti incise con intagli e con rilievi Dal 1968, anno in cui l’artista è nuovamente invitato alla Biennale di Venezia e alla Biennale di Mentone, segue un iter espositivo veramente molto fitto in Italia e all’estero Nel frattempo cresce la sua passione per il volo acrobatico, tanto da essere invitato nel 1971 a rappresentare l’Italia ai Campionati mondiali di acrobazia per il 1972 Proprio quell’anno però il suo monoposto precipita presso l’aeroporto di Bresso e Crippa, a soli cinquantun’anni, trova la morte insieme al suo allievo Piero Crespi