10/12/2003 – 28/02/2004
Studio Guastalla
Via Senato, 24
20121, Milano
Orari
Dal martedì al sabato
ore 10-13 e 15-19
“Maria Mulas condivide l’angoscia di Cézanne per la dissoluzione delle forme della natura e dell’esperienza. Di carattere esuberante e straordinariamente vitale, inizia il suo percorso artistico spinta dalla coscienza del rapido fluire della vita, della scomparsa di oggetti e persone, della difficoltà di incidere un segno indelebile sulla superficie scivolosa e sfuggente dell’esistenza, di imprimere una cicatrice sulla pelle delle cose, del tempo”. Queste parole di Silvia Pegoraro, tratte dal catalogo della mostra del 1998 a Palazzo Reale a Milano, spiegano bene il senso della “Metamorfosi” nelle opere di Mulas, fotografa per vocazione e “sorella d’arte” (il fratello era l’indimenticabile Ugo).
Nelle fotografie di Maria Mulas le immagini non sono mai univoche, ma soggette ad un perpetuo mutamento: le architetture si ribaltano, ruotano, si riflettono a specchio nel loro doppio, fino a creare giochi di illusione, mentre le linee producono figure geometriche, e dove c’era una figura definita e riconoscibile troviamo un pattern, una ripetizione, un gioco optical.
I ritratti sottilmente deformano, dilatano, conferiscono una struttura geometrica al volto, si sovrappongono, come in una metamorfosi, appunto.
Le opere esposte presso lo Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea rappresentano un percorso di trent’anni attraverso questa metamorfosi.