MAZZARINO (CL) 1971
Giuseppe Veneziano si laurea in architettura nel 1996 presso l’Università di Palermo Durante gli anni degli studi universitari collabora con diversi testate (Giornale di Sicilia, La Sicilia, Stilos) come vignettista e illustratore Dal 2000 al 2002 è Direttore Didattico e Docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti “Giorgio de Chirico” di Riesi Dal 2002 si trasferisce definitivamente a Milano, dove attualmente vive, per dedicarsi esclusivamente all’attività di pittore e insegnante
La prima volta che il lavoro pittorico di Giuseppe Veneziano viene notato in ambito nazionale risale al 2004 in occasione della mostra dal titolo In-Visi curata dallo scrittore Andrea G Pinketts presso il locale Le trottoir…
Nel 2006 Veneziano fa di nuovo parlare di sé in occasione della mostra American Beauty presso la prestigiosa e storica galleria Luciano Inga Pin in Milano Fra le opere presenti viene esposto anche un quadro che raffigura la famosa scrittrice Oriana Fallaci decapitata Il titolo dell’opera è Occidente, Occidente Secondo gli intenti dell’artista quella raffigurazione voleva essere una riflessione sul clima di paura che viveva l’Europa dopo l’11 settembre e le stragi di Madrid e Londra Nei giorni di apertura della mostra sia i media nazionali che internazionali diedero la notizia, aprendo un dibattito in cui intervennero: il Premio Nobel Dario Fò, il Ministro Roberto Calderoli, il fotografo Oliviero Toscani; i giornalisti: Lucia Annunziata (editoriale sulla “Stampa”) e Renato Farina (editoriale su “Libero”); i noti critici d’arte: Flavio Caroli e Philippe Daverio La stessa Oriana Fallaci, indignata, scrisse diversi articoli chiedendo giustizia e invitando i giudici a processare l’artista; ne parlò anche in un articolo su The New Yorker Molti Blog americani accusarono l’Europa di un sentimento anti-americano prendendo come spunto la mostra di Giuseppe Veneziano
Nel 2007 partecipa alla VI Biennale di San Pietroburgo dove viene premiato; nel 2008 è tra i venti artisti invitati a rappresentare l’ltalia alla mostra Artâthlos in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici di Pechino; nel 2009 partecipa alla IV Biennale di Praga
Nel 2009 un altro quadro dell’artista siciliano dal titolo Novecento cattura l’interesse del pubblico e dei media L’opera è una riflessione sul rapporto tra sesso e potere Vengono rappresentati alcuni protagonisti della storia politica del novecento (Hitler, Stalin, Mussolini, Berlusconi) in atteggiamenti lascivi con eroine dei fumetti e porno star L’opera è stata battezzata dalla stampa L’orgia del Cavaliere Nell’enorme quadro, in primo piano, si vede Berlusconi a letto con Cicciolina Il quadro è stato esposto due mesi prima che scoppiassero gli scandali dei festini nelle residenze di Silvio Berlusconi L’opera è stata pubblicata anche in copertina del libro di Paolo Guzzanti Mignottocrazia Nello stesso anno in occasione della Fiera d’arte di Verona viene esposta l’opera La madonna del Terzo Reich Il quadro rappresentata la rivisitazione di una Madonna di Raffaello (Madonna Cowper) con un baby Hitler in braccio Il quadro viene censurato riportando il nome dell’artista siciliano di nuovo sotto i riflettori dei media nazionali e internazionali Sia il Sindaco, il Vescovo e il Rabbino della comunità ebraica di Verona ne hanno chiesto la rimozione Dopo la censura del quadro, Veneziano attiva una protesta rivendicando la propria libertà d’espressione, proprio sotto la parete bianca dove prima era esposto il quadro, a dare sostegno all’artista interviene anche lo scrittore Aldo Busi
L’opera viene di nuovo esposta in occasione della mostra antologica di Giuseppe Veneziano dal titolo Zeitgest nel luglio del 2010 a Pietrasanta (LU) Anche in quella occasione scatenò le proteste del Parroco locale Il comune di Pietrasanta ritira, prima dell’inaugurazione, il patrocinio e impone che l’immagine dell’opera non sia diffusa, anche se i manifesti erano già stati affissi Il Sindaco di Pietrasanta si dissocia dalla mostra ma non la chiude, nonostante le ripetute pressioni del Vescovo di Lucca L’arcivescovo di Pisa pubblica in tutte le chiese della Versilia una lettera dove bandisce la mostra di Veneziano In difesa dell’artista intervengono diversi intellettuali tra cui Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Andrea G Pinketts, etc La mostra rimane aperta riscuotendo molto successo e annoverando quasi 10000 visite Durante la mostra l’opera viene notata dal gallerista Stefano Contini che la compra e propone all’artista di entrare a far parte degli artisti della sua Galleria
Nel 2011 Vittorio Sgarbi lo invita a partecipare al Padiglione Italia della 54 Biennale di Venezia Nella prestigiosa esposizione lagunare l’artista espone un’opera dal titolo: Solitamente vesto Prada; il dipinto viene notato dagli stilisti Dolce&Gabbana che gli commissionano due nuove opere per la loro collezione Nel 2012 Ivan Quaroni lo seleziona tra i 60 artisti italiani che partecipano alla Biennale Italia-Cina Nel 2015 partecipa alle ExpoMilano invitato nella mostra Tesori d’Italia Nel 2016 una sua opera è entrata a far parte della collezione permanente del Museo MACS di Catania Nello stesso anno inizia a insegnare all’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como
Nel 2017 partecipa alla Design Week di Milano con una scultura in marmo statuario di Carrara dal titolo White Slave, in cui viene rappresentata una sexi biancaneve seduta su una sedia Panton con le mani legate L’opera viene esposta nei prestigiosi spazi di Palazzo Crespi e riscuote molto successo, circa 17000 visite in 5 giorni Nello stesso anno inizia una collaborazione con la Galleria Kroinsben di Monaco di Baviera
Dalla critica e dalle riviste di settore è riconosciuto come uno dei massimi esponenti della New Pop italiana e internazione e del gruppo Italian Newbrow