Yves Klein nasce a Nizza nel 1928 Personalità inquieta, attratto dal pensiero orientale e dalle teorie cosmogoniche, Klein inizia dipingendo pannelli monocromi, limitando verso il 1957 la sua gamma al solo blu Nel 1958 tiene a Parigi una spettacolare e provocatoria esposizione (Le Vide) con muri assolutamente nudi e, tra il 1956 e il 1959, esegue la monumentale decorazione per la facciata del teatro Gelsenkirchen Nel 1958, in collaborazione con l’architetto W Runham, elabora la teoria dell’architettura dell’aria a sostegno della quale realizza progetti sperimentali con coperture d’aria compressa che assicurano la climatizzazione di grandi spazi naturali, letti d’aria, ecc Dopo il 1960, con i Nouveaux Realistes, partecipa a numerose esposizioni con le sue Anthropométries, Cosmogonies, Peintures de feu e i suoi Reliefs planétaires…
Intensa anche la sua attività teorica È anche autore di due composizioni musicali (Sinfonia monotona n°1, 1947, e Sinfonia monotona n°2, 1962) Nelle famose Antropometrie di Klein alcune modelle, secondo le direttive di Yves Klein, si intingevano nel colore per poi stendersi su tela lasciando così un’impronta che l’artista definiva traccia di vita Un’altra tecnica simile era quella delle Registrazioni di pioggia che Klein realizzava guidando nella pioggia a 70 miglia all’ora con una tela legata sul tetto dell’auto, oppure accostando la tela al tubo di scappamento del veicolo per dipingerle con i fumi I lavori di Klein giravano intorno ad un concetto influenzato dallo Zen, che definiva come le Vide, il Vuoto Il Vuoto per Klein è uno stato simile al nirvana, senza influenze materiali, un’area dove entrare in contatto con la propria sensibilità, per vedere la realtà oltre la rappresentazione Klein usò per presentare queste filosofie forme di espressione universalmente riconosciute come arte, ma metteva il suo atto creativo nello strappare alla forma artistica l’intero contenuto che ne era tipico: i dipinti non avevano immagini, i libri erano senza parole, la musica era una sola nota senza composizioni L’obiettivo di Klein era creare Zone di Sensibilità Pittorica Immateriale Invece di rappresentare oggetti in modo soggettivo o artistico, Klein voleva che fossero rappresentati dall’immagine della loro assenza Yves Klein muore a Parigi di infarto nel 1962 a soli 34 anni di età