Lucio Fontana nasce in Argentina il 19 febbraio 1899 Nel 1914 risiede a Milano dove inizia a fare pratica di scultura con il padre, studiando all’Accademia di Belle Arti di Brera prima e alla Scuola Superiore di Arti Applicate all’Industria del Castello Sforzesco poi, interrompe suo il percorso accademico arruolandosi in fanteria allo scoppio del primo conflitto mondiale Nel 1922 torna in argentina e, decidendendo di proseguire l’attività del padre, si dedica completamente alla scultura nell’atelier del padre, occupandosi soprattutto di scultura cimiteriale, affermando però sempre più, nel corso degli anni venti la sua indole artistica partecipando a diversi Salons Dopo essere rientrato a Milano, riprende gli studi di scultura allievo di Adolfo Wildt presso l’Accademia di Brera e con sempre più regolarità inizia a partecipare a esposizioni sia in Italia che in Argentina Nel 1931 tiene la sua prima personale presso la Galleria Il Milione di Milano, dove espone soprattutto numerosi rilievi in terracotta , colorati, di figurazione molto sintetica ed elementari e tavolette in cemento graffiate e alcuni busti femminili a tuttotondo affermandosi sempre più nel corso degli anni successivi come scultore legato all’astrattismo in un susseguirsi di esposizioni collettive e individuali
Nel 1946 fonda a Buenos Aires un importante centro di promozione culturale elaborando dalle teorie dei giovani artisti, nuove idee di ricerca che sfocerà l’anno successivo nel primo Manifesto dello Spazialismo firmato oltre che da Fontana dal critico Giorgio Kaisserlian, dal filosofo Beniamino Joppolo e la scrittrice Milena Milani…