Fernando Botero, pittore e scultore colombiano, nasce a Medellín nel 1932 La sua produzione giovanile è influenzata dall’opera di JCOrozco, DRivera e DA…
Siqueiros
All’inizio degli anni cinquanta si reca in Francia, Spagna e Italia dove approfondisce i suoi studi: frequenta l’Academia de San Fernando in Spagna e studia la tecnica dell’affresco all’Accademia di San Marco a Firenze Nel 1956, in occasione del suo viaggio in Messico, Botero inizia a dilatare il volume delle forme che rappresenta in modo personale Dal 1960 si stabilisce a New York e, successivamente, nel 1973, a Parigi All’inizio degli anni Sessanta la sua opera risente dell’espressionismo astratto, ma negli anni seguenti l’artista definisce uno stile proprio, caratterizzato dall’uso di forme tondeggianti che rendono i personaggi caricaturali Il colore rimane tenue, generalmente steso in campiture piatte e uniformi, senza contorni e le ombreggiature sono totalmente assenti Dagli anni Settanta si dedica anche alla scultura, riproponendo il suo stile nella terza dimensione
Le sue opere sono state esposte negli anni Novanta in occasione di mostre personali a Firenze, Forte Belvedere (1991); a Parigi, Champs-Élysées (1992-93); a Washington, Art museum of the Americas (1996); a Santiago del Cile, Museo Nazionale di Belle Arti (1997); a Lugano, Museo d’arte moderna (1997); a Firenze, Piazza della Signoria, Piazzale degli Uffizi e Sala d’Arme di Palazzo Vecchio (1999)
Nel 2000 sono stati inaugurati a Bogotá un museo dedicato all’artista e a Medellín il progetto culturale noto come Ciudad Botero, che comprende anche il rinnovamento del Museo de Antioquia Nel 2012, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita, è stata allestita a Pietrasanta la mostra Fernando Botero: disegnatore e scultore, dove sono state esposte ottanta opere provenienti dalla collezione privata dell’artista, mentre presso il Museo de Bellas Artes di Bilbao è stato celebrato con l’antologica Fernando Botero Celebración
Muore a Principato di Monaco nel 2023
All’inizio degli anni cinquanta si reca in Francia, Spagna e Italia dove approfondisce i suoi studi: frequenta l’Academia de San Fernando in Spagna e studia la tecnica dell’affresco all’Accademia di San Marco a Firenze Nel 1956, in occasione del suo viaggio in Messico, Botero inizia a dilatare il volume delle forme che rappresenta in modo personale Dal 1960 si stabilisce a New York e, successivamente, nel 1973, a Parigi All’inizio degli anni Sessanta la sua opera risente dell’espressionismo astratto, ma negli anni seguenti l’artista definisce uno stile proprio, caratterizzato dall’uso di forme tondeggianti che rendono i personaggi caricaturali Il colore rimane tenue, generalmente steso in campiture piatte e uniformi, senza contorni e le ombreggiature sono totalmente assenti Dagli anni Settanta si dedica anche alla scultura, riproponendo il suo stile nella terza dimensione
Le sue opere sono state esposte negli anni Novanta in occasione di mostre personali a Firenze, Forte Belvedere (1991); a Parigi, Champs-Élysées (1992-93); a Washington, Art museum of the Americas (1996); a Santiago del Cile, Museo Nazionale di Belle Arti (1997); a Lugano, Museo d’arte moderna (1997); a Firenze, Piazza della Signoria, Piazzale degli Uffizi e Sala d’Arme di Palazzo Vecchio (1999)
Nel 2000 sono stati inaugurati a Bogotá un museo dedicato all’artista e a Medellín il progetto culturale noto come Ciudad Botero, che comprende anche il rinnovamento del Museo de Antioquia Nel 2012, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita, è stata allestita a Pietrasanta la mostra Fernando Botero: disegnatore e scultore, dove sono state esposte ottanta opere provenienti dalla collezione privata dell’artista, mentre presso il Museo de Bellas Artes di Bilbao è stato celebrato con l’antologica Fernando Botero Celebración
Muore a Principato di Monaco nel 2023